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Una serena gioia

25-10-2021

 

Sino a pochi mesi fa la mia condizione era pari a quella di un disabile sia a livello fisico che mentale perché il Covid, seppur sconfitto, ha la potenza di lasciarti senza forze fisiche e psicologiche e ci vuole molto tempo prima di recuperare. Alcuni non ci riescono, lasciandosi andare, mentre altri invece decidono di combattere e riprendersi la vita. Io ho deciso di combattere dal momento in cui ho riaperto gli occhi dopo il coma, con un tubo in gola e le mani legate da un laccio per evitare che mi togliessi quel flessibile di gomma di 24 cm che mi teneva in vita, ma che non era per niente piacevole. Ritornato a casa però sono stati tanti i momenti di sconforto perché facevo fatica a camminare e a stare in piedi e l’idea di ritornare alla normalità spesso mi abbandonava, lasciando spazio alle lacrime e devo solo ringraziare mia moglie Irina e quei pochi e veri amici che hanno sempre creduto in me e che mi hanno sempre spinto a lavorare duramente fino a riprendere l’attività sportiva a Luglio scorso ed a vincere il torneo nazionale veterani di Coccaglio domenica 24 Ottobre, non è stato per niente facile, ma ce l’ho fatta! La conquista dell’ultimo punto vinto in finale contro il bravissimo Berta è stato come rinascere, è stato come tornare al lontano 1978 quando vinsi il mio primo torneo CSI e questo la dice lunga su come mi senta davvero dentro, vuol dire semplicemente essere tornato alla vita, indipendentemente dalla vittoria. E’ stato premiato il mio impegno, la mia voglia di riscatto, la mia determinazione e soprattutto l’affetto di chi davvero con amore mi è stato sempre vicino, a differenza di tanti che oltre un messaggino di circostanza via wattsapp nei primi periodi di malattia non si sono mai più fatti sentire nè vedere, ma cosi è la vita ed ormai ne sono consapevole. In tal senso però, ma col segno inverso, è giusto ringraziare pubblicamente qui una persona: Antonio Cofano, calabrese di nascita, ma lombardo di adozione come me. Non siamo amici, ma conoscenti, ma a Coccaglio mi ha fatto emozionare quando mi ha detto queste parole inaspettate che rendono unica una persona di cuore: “Sei un grande esempio per noi Francesco, quando io e mia moglie abbiamo saputo della tua grave situazione abbiamo pregato per te ed eccoti qui sano e forte, sei un grande”! Beh che dire di più?! Lui aveva le lacrime agli occhi ed io pure, ma questo non ci ha evitato poi di affrontarci duramente nei quarti di finale e di sconfiggerlo con l’onore delle armi, ma quello che conta è la vita ed Antonio Cofano per me è il vero vincitore morale di Coccaglio, un esempio di affetto e rispetto da imitare in un mare di falsità, menefreghismo, no vax, no pass, ecc.ecc. Quindi grazie Antonio e grazie a tutti, è stata una serena e meritata gioia a conclusione di un percorso in salita!

Francesco De Petra






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