Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023
15-03-2022
La rivalità tra Brescia e Bergamo ha origini nel Medioevo, a causa di un contenzioso sui diritti d’uso delle acque del fiume Oglio da parte del Vescovado bresciano e di quello bergamasco, da allora in poi bresciani e bergamaschi non si vedono mai di buon occhio. Ma perché allora Brescia e Bergamo vengono insignite insieme del titolo di Capitale della Cultura del 2023? Se non fosse come professo io da sempre ossia che sono due città molto simili ed inequivocabilmente legate tra loro questo titolo non sarebbe stato possibile. Brescia e Bergamo eternamente rivali, ma indissolubilmente memorabili quindi per la loro cultura e chi ha visitato queste due bellissime città non può che confermarlo. E nello sport? Penso sia ancora presto per il calcio, un mondo a parte, perché non credo che Brescia ed Atalanta siano pronte per abbracciarsi, ma per quanto riguarda il tennistavolo questo è già avvenuto ed io che ho “sposato” i colori della Leonessa bresciana solo 6 mesi dopo la mia nascita, e che sono sempre stato profondamente anti-orobico (pur avendo dei cugini che portano il mio stesso cognome a Bergamo!) a causa di un episodio sportivo divertente che racconterò più avanti, il connubio con Bergamo è avvenuto esattamente un anno fa. Era esattamente il 24 Marzo 2021 quando arrivai d’urgenza a sirene spiegate con l’ambulanza a Bergamo in Ospedale (in realtà si presero teneramente cura di me ben tre strutture ospedaliere) dove mi salvarono la vita in extremis dalla variante Delta del Covid. Da allora fui eternamente grato a questi medici ed operatori sanitari e contestualmente sotterrai l’ascia di guerra contro gli avversari bergamaschi che per noi bresciani del tennistavolo aveva origine in una sfida salvezza non giocata nel girone di ritorno in serie C-1. Ebbene si, dopo la vittoria dell’andata, nel lontano 1988, non giocammo la gara di ritorno per colpa di una nostra svista collettiva sull’orario stabilito che in tre (storditi) rilevammo nelle 18.00 anzichè le 16.00! Il mitico trio De Petra-Orlini-Romano arrivò quindi beatamente alle 17.00 in terra orobica, pensando persino di essere in anticipo perfetto sull’orario di gara, ma si ritrovarono arbitro, dirigenti avversari e pubblico contro: pur adducendo sincere motivazioni sul nostro ritardo (per noi anticipo 😊) i dirigenti bergamaschi (a differenza dei giocatori) decisero di non giocare e la sconfitta che ci attribuirono a tavolino ci costò due punti ed un punto di penalizzazione. Quel punto in meno fece retrocedere noi e salvare il Bergamo e così da allora Bergamo per noi era sinonimo di “fumo negli occhi” se vogliamo dirla in maniera educata. Ma da allora nella nostra storia e nella mia vita sono entrate persone indimenticabili come Paolo Gusmini bergamasco doc che è stato più bresciano di certi bresciani nel nostro club e Stefano Pontiggia altro bergamasco doc che grazie alla sua signorilità ha lasciato un grande ricordo qui da noi, per cui per noi Bergamo ormai merita totale rispetto ed anche dopo l’amara ed inaspettata sconfitta di sabato scorso contro l’Olimpia ho abbracciato alcuni amici bergamaschi come Paolo Bonazzi, Simone e Matteo Persico, Giovanni Vaglietti, Simone ed Eugenio Burini tutte bravissime persone, alcune delle quali si sono adoperate persino durante la mia permanenza in Ospedale a Bergamo, facendomi sentire il loro sincero affetto e rispetto, mettendosi a disposizione in un momento per me molto difficile non potendo avere contatti con nessun familiare, per me loro in quel momento sono stati fondamentali per riprendermi e non me ne dimenticherò mai! La foto di gruppo che abbiamo fatto prima di iniziare i nostri match (oltre all’Olimpia ci sono anche i ragazzi del CUS Bergamo) è il simbolo, oltre che il mio personalissimo grazie, di questa nuova unione tra due città bellissime e fondamentalmente speculari, divise dal fiume Oglio nell’antichità, ma unite dalla cultura nel 2023 ed anche nel nostro sport oggi! In periodi di guerra come questi la gioia di un’amicizia sincera ci rende tutto un po’ più leggero, donandoci la speranza di un mondo migliore ed in fin dei conti, se ci pensate, se Brescia e Bergamo possono abbracciarsi cosi perché non possono farlo anche tante altre realtà?
Grazie Bergamo, forza Brescia!
Francesco De Petra

Il logo della Capitale della Cultura 2023 BS-BG

TT.Brescia, Olimpia Bergamo e CUS Bergamo uniti

Da sx Simone Persico, Francesco De Petra e Paolo Bonazzi