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I miei Campionati Europei 2022 di Munich

30-08-2022

 

Seppur con ben due settimane di ritardo, causa meritate ferie estive, scrivo i miei pensieri in merito all’esperienza vissuta in compagnia di mia moglie a Monaco di Baviera tra Il 17 ed il 19 Agosto 2022 in occasione dei Campionati Europei Individuali 2022 di Tennistavolo. Un viaggio piuttosto semplice e veloce da Brescia che avrebbe potuto essere sicuramente migliore se non vi fosse l’obbligo tassativo dei 100 km/h sulle autostrade austriache che dividono l’Italia e la Germania, ma tant’è e dopo 430 km circa arriviamo a Munchen o Munich che dir si voglia. Dopo una visita al centro della città, davvero bello, al Museo della Scienza e della Tecnologia (uno spettacolo al pari del Museo di Milano a dire il vero!) ed al bellissimo English Park dove delle mini-cascate permettevano ad un manipolo di surfisti di dimenarsi tra le onde e le fresche frasche di questo immenso e bellissimo parco cittadino, decidiamo di andare all’AUDI DOME ovvero il Rudy-Sedmayer Halle, si insomma il PalaSport di Monaco, sede dei Campionati Europei. All’entrata controlli di rito, un ambiente piuttosto freddo, ma dentro l’apoteosi perché oltre 5.000 posti a sedere e soli 8 tavoli con sfondo nero ovunque ed un’illuminazione perfetta, su cui ammirare il meglio del tennistavolo europeo! Premetto che dopo la fantastica esperienza di Roma 1988 dove in compagnia di G.P. Perri assistemmo ad un EUROPA-ASIA da fantascienza grazie alla presenza dei grandissimi Waldner, Persson, Grubba, Jang Jaliang, Chen Longcan, Mazunov, ecc.ecc. decisi che il top della goduria pongistica era stato raggiunto e non mi avventurai mai più in un evento internazionale, ma dopo EURO 2022 un pensierino alle prossime OLIMPIADI di PARIGI 2024 già lo sto facendo perché le emozioni sportive ad alto livello sono sempre stupende! Ma cominciamo dalle finali dunque: nel femminile vince, per la gioia di mia moglie Irina, la moldava naturalizzata austriaca Sofia Polcanova che si aggiudica l’oro per il ritiro a causa di un infortunio dell’avversaria tedesca Mittleham, ma onestamente io credo che Sofia avrebbe vinto comunque perché ha dimostrato la superiorità nell’arco di tutto il torneo quindi complimenti a lei ad a tutti gli austriaci che con Polcanova ed altri hanno ben figurato in questi Europei. Nel maschile vince 4-1 il cino-tedesco Qiu Dang contro uno dei miei preferiti, lo sloveno Darko Jorgic, e qui cominciano le mie considerazioni più profonde perché per me chi avrebbe vinto di sicuro questo torneo è lo svedese Kristian Karlsson capace di spezzare uno dopo l’altro le velleità di tre guerrieri come i fratelli Felix ed Alex Lebrun e del panzer Dima Ovtcharov, purtroppo per Kristian però sul 2-2 e 5-5 in semifinale con Jorgic il suo pollice sinistro si è scontrato violentemente contro l’angolo del tavolo durante la fase di esplosione del top di diritto spappolandosi un po' e nulla ha potuto il povero scandinavo se non ritirarsi tra le lacrime (non solo sue) e lasciare le porte aperte per la finale al simpaticissimo Darko che però nell’ultimo atto che lo avrebbe regalato alla storia dopo la vittoria nell’EURO TOP 16 di qualche settimana fa, sbaglia tutto a livello tattico perché si incaponisce a giocare con un colpo solo, ossia rovescio-rovescio-rovescio contro un Qiu a parer mio non eccelso, ma concreto, capace si di rifilare nei turni precedenti un tondo 4-0 a  Timo Boll, ma onestamente il pluridecorato Kaiser Timo era piuttosto spento e già in apertura di tabellone aveva rischiato la sconfitta contro il Polacco Kulicky riuscendo a rimontare da 1-3 e 2-7, quindi Qiu Dang vince e complimenti a lui ed a tutto il popolo tedesco che se lo applaude. E lo svedese “Trullo” Moregard? Perde 2-4 nei quarti di finale facendosi rimontare da 2-0 dal connazionale Mattias Falk nel derby dei vice-campioni del mondo, Falck lo conosce bene, ma il giovane Trulls farebbe bene a cominciare ad essere meno narciso ed a diventare un vero rullo compressore, rimanendo maggiormente focused sull’obiettivo, perché dall’altra parte delle alpi ci sono due fratellini terribili che negli anni a venire potrebbero togliergli tante gioie perché i Lebrun non sono tipi con i quali si possono commettere errori od avere distrazioni. Quei due, a parte l’inguardabile completino fucsia della nazionale francese, mi hanno impressionato tantissimo sotto l’aspetto psicofisico: bastava guardarli all’opera con il loro preparatore atletico fuori dell’arena, determinati, concentrati, fisicamente costruiti, tecnicamente fortissimi, devono ancora imparare a gestire i match dal punto di vista tattico (ed infatti hanno perso entrambi da un maestro svedese in tal senso come lo sfortunato Karlsson), ma in prospettiva sono due crack devastanti questi due “bleus”. Gli Italiani? Baci e abbracci a Niagol Stoyanov e Debora Vivarelli che conosco da bambini, un caro saluto al C.T. Nannoni, a Bobocica e a Stefano Bosi con il quale abbiamo tifato Giorgia Piccolin alla quale va davvero un grande plauso dato che è stata capace di emozionarci per la sua bravura, di più non si poteva, ma chi poteva fare di più con quel parterre di giocatrici? Se cresce in termini di forza fisica (cosi come tutti i nostri azzurri) potrà fare quel salto di qualità che serve a questi livelli perché la tecnica non basta, ci vuole cattiveria agonistica e fisicità e di esempi ne ho visti parecchi, ma per me non era e non è una novità dato che ho visto come si allenano Ma Long, Fan Zendong, ecc.ecc. ed infatti loro sono sempre i più forti a livello assoluto! In chiusura tanto divertimento, tante emozioni e tante foto tra cui le migliori con Niagol e Debora, il mitico Jorgen Persson, Timo Boll, Mattias Falck, uno spaesato Simon Gauzy ormai quasi surclassato dai suddetti fratellini Lebrun e Darko Jorgic, ma la foto più ricercata, soprattutto da tanti dei miei invidiosi colleghi e compagni di squadra italici è stata quella scattata con la giocatrice più fashion del circuito ossia la rumena dalla gomma rosa Bernadette Szocs, ragazza carina, gracile e dallo sguardo dolcissimo, ma che nasconde un animo guerriero capace di entusiasmare e soprattutto di farle vincere un match trilling al settimo set (resuscitando da un 0-3!) contro l’ostica cino-lussemburghese Ni Xialian, ma volete sapere quando? Esattamente dopo aver fatto la foto con me, quindi che vi devo dire ragazzi? Evidentemente le ho portato fortuna! 😊 Dimenticavo: mentre ero fuori a fare un break vedo delle persone che dalla vetrata dell’AUDI DOME mi salutano e che da lontano non riconosco e nemmeno considero dato che, oltre all’età che avanza e si fa sentire anche a livello visivo, ritenevo di essere tra i rari italiani presenti quindi chi poteva salutarmi cosi allegramente? Non potevo immaginare che fossero i cari amici Cicchitti ossia Marcello in compagnia di sua moglie e suo figlio Alessandro e cosi la giornata si è chiusa in bellezza con tante risate in un mix di allegria e tristezza perché questa esperienza europea tra birra, wurstel e crauti è stata davvero entusiasmante, ma volgeva al termine purtroppo, ma l’obiettivo ora è PARIGI 2024!

P.S. Unica nota dolente è non essere riusciti a vedere la vittoria di Marcel Jacobs distante una manciata di chilometri a causa del maltempo, ma soprattutto per colpa del parcheggio pieno dell’Olimpia Park, un vero peccato, ma il cielo ancora una volta si è tinto di azzurro grazie a lui ed a Gimbo Tamberi!

Forza Italia e aufwiedersen Munchen

Francesco De Petra

 



Con Timo Boll (Germania)



Con i F.lli Lebrun (Francia)



Con Mattias Falck (Svezia)



Con Bernadette Szocs (Romania)


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